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Storia dell’architettura contemporanea I, Marco Biraghi - Einaudi: un volume che illustra le vicende



Le vicende e le opere dei protagonisti della prima parte del Novecento, aventi per denominatore comune il tentativo di costruzione di un mondo moderno, e le radici storiche dell'architettura contemporanea.




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IL Professor Biraghi, è un uomo molto colto e sensibile,ha in se il rigore dello storico, lacultura del filosofo e sociologo,ma sopratuttol'occhio perfetto dell'architetto, che è poi quello che serve, dell'architetto militante, sul campo. IN più,è la prima storia della nostra disciplina che è finalmente non ideologica, non vista con gli occhiali marxisti, a volte politicamente miopi, di Tafuri.Ri - leggendo questo bel libro,ho addirittura compreso meglioquesti nostri tempi della cosidetta " crisi "economica, di questa nostra società odierna.Andiamo verso una visione della architetturasempre più gioco spettacolare,liquida e vaporizzata.Bello tutto il libro, ma illuminanti, su tante cose della vita odierna,gli ultimi tre capitoli sulla nostra attualità.Ripensando a tutta la vicenda della architettura moderna, appare nostalgica lavicenda dei pionieri del primo 900', vicendaoggi romantica; bisognerebbe avere la visionarietà e concretezza di Le Corbusier edegli altri giganti.I colleghi spagnoli sonoben rappresentati e commentati,avrei dedicatoun po' più di spazio a parlare della poesia di Aldo Rossi(pur preferendo Eisenman), ma lepagine su Rem Koolhaas sono fondamentali, percapire la nostra società odierna e non importase fa edifici non immediatamente " digeribili ".UN Libro fondamentale e non ideologico perquesti nostri tempi bui, lo consiglierei aglieconomisti, per far capire cosa pensano gliartisti di questa società. Uno dei più bellied importanti libri mai letti.


Il corso mira a fornire agli studenti la conoscenza dettagliata del panorama storico-architettonico e storico-artistico dell'età contemporanea. Il modulo di Storia dell'Architettura affronta il periodo che si estende dal secondo Ottocento alla fine del Novecento, con particolare attenzione ai movimenti culturali, alle rilevanze estetiche e alle avanguardie storiche, con puntuali approfondimenti sui protagonisti della scena internazionale. Il modulo di Storia dell'Arte si concentra sul periodo che si estende dal secondo Ottocento alla metà del Novecento, con particolare riferimento alle avanguardie storiche. Sono da considerarsi obiettivi formativi fondamentali: l'acquisizione da parte degli studenti degli strumenti metodologici e critici per la comprensione della storia dell'architettura e dell'arte in prospettiva interdisciplinare, specificamente per la corretta lettura delle relazioni tra i movimenti, le opere e i contesti socio-politici e culturali di riferimento; l'acquisizione di un linguaggio adeguato all'analisi dei significati formali e simbolici delle espressioni artistiche; l'acquisizione della capacità di condurre autonomamente ulteriori studi e ricerche negli ambiti della storia dell'architettura e dell'arte contemporanee.


Cos'è successo all'architettura italiana dal 1985 a oggi? Per la prima volta Marco Biraghi e Silvia Micheli delineano un quadro storico e forniscono un bilancio dello stato della disciplina nell'Italia degli ultimi tre decenni sulla scorta di presupposti politici, economici e culturali ampiamente rinnovati rispetto al passato: sullo sfondo la cultura dell'eccesso degli anni ottanta, la vicenda di Tangentopoli, gli anni del berlusconismo, l'epoca della crisi finanziaria.


Tale lettura prende in considerazione, oltre all'opera dei maestri Vittorio Gregotti, Aldo Rossi e Renzo Piano, quella dei nuovi protagonisti della cultura architettonica italiana, tra cui Massimiliano Fuksas, Italo Rota, Cino Zucchi, Mario Cucinella, Stefano Boeri e Pier Vittorio Aureli. L'analisi procede per temi e problemi, quali la presenza degli architetti italiani nel mondo, il contributo degli architetti stranieri in Italia, il ruolo dei concorsi, la trasformazione della professione, il ritorno della teoria e il senso dell'insegnamento della progettazione. Inoltre, un'imprevedibile costellazione di casi virtuosi si rivela a un'osservazione attenta del nostro Paese: edifici spesso marginali e in apparenza minori, che tuttavia mostrano di saper interpretare responsabilmente il proprio ruolo. Un tema su tutti taglia trasversalmente il libro, disvelandone la duplice natura investigativa: quello dell'identità dell'architettura italiana; un problema ripropostosi insistentemente proprio a partire dagli anni ottanta, allorché l'agenda dell'architettura del nostro Paese ha aggiornato i propri obiettivi rispetto ai due gloriosi decenni precedenti.


Indice Introduzione. - Prologo. L'identità dell'architettura italiana. - Parte prima. Anni ottanta - Parte seconda. Anni novanta - Parte terza. XXI secolo - Epilogo. L'architettura responsabile. - Indice dei nomi.


Marco Biraghi (Milano 1959) è professore associato di Storia dell'architettura contemporanea alla Facoltà di Architettura civile del Politecnico di Milano. Tra i suoi libri si ricordano: Progetto di crisi. Manfredo Tafuri e l'architettura contemporanea (Christian Marinotti Edizioni, Milano 2005) e Peter Eisenman. Tutte le opere (Electa, Milano 2007, con P. V. Aureli e F. Purini). Ha curato l'edizione italiana di Delirious New York di Rem Koolhaas (Electa, Milano 2001) e raccolte di scritti di Henri Focillon, Ezio Bonfanti e Reyner Banham. Di quest'ultimo, per Einaudi, ha scritto l'introduzione a Deserti americani (Saggi, 2006). Presso Einaudi ha pubblicato Storia dell'architettura contemporanea I e II (2008) e Storia dell'architettura italiana. 1985-2015 (2013, con Silvia Micheli); ha inoltre curato i volumi Le parole dell'architettura (2009), Walter Gropius e la Bauhaus (2010) e la Grande Opera in tre volumi Architettura del Novecento (2012-2013, con Alberto Ferlenga).


Silvia Micheli, storica dell'architettura, è ricercatore alla University of Queensland, Australia. Ha pubblicato Lo spettacolo dell'architettura. Profilo dell'archistar, Bruno Mondadori, Milano 2003 (con Gabriella Lo Ricco), Erik Bryggman (1891-1955). Architettura moderna in Finlandia, Gangemi, Roma 2009, e Storia dell'architettura italiana. 1985-2015, Einaudi, Torino 2013 (con Marco Biraghi).


-Fernando Mazzocca, Maria Flora Giubilei e Alessandra Tiddia (a cura di), Liberty. Uno stile per l'Italia moderna, Milano, Silvana Editoriale, 2014.-Marco Biraghi, Storia dell'architettura contemporanea I - 1750-1945, Einaudi, Torino, 2008-Marco Biraghi, Storia dell'architettura contemporanea II - 1945-2008, Einaudi, Torino, 2008


Per affrontare questi temi è necessario guardare alla storia dell'istituzione universitaria. Attraverso una periodizzazione è possibile riscontrare alcuni tipi di edificio che rappresentano pietre miliari in questo percorso. Per orientarsi meglio nel panorama edilizio dell'università italiana si è scelto di analizzare la conformazione a scala urbana del sistema università, per scendere poi ad una scala di analisi di tipo più prettamente architettonico con approfondimenti di alcuni casi noti di cappella universitaria nella letteratura architettonica e nella manualistica. Si tratta di due gruppi distinti di edifici. Il primo comprende cappelle opera di architetti di grande fortuna critica e appartenenti a diversi periodi del Novecento e a diverse confessioni religiose, scelte per avere un quadro di riferimento entro cui inserire l'analisi che rappresenta il cuore della presente ricerca, ossia le cappelle italiane prevalentemente cattoliche. A chiudere l'opera non poteva mancare un riferimento ad un particolare tipo di istituzione universitaria quale quella degli atenei collegati direttamente alla Chiesa. 2ff7e9595c


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